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27.05.2020

Impatto Covid-19 su industria macchine agricole mondiale

Agrievolution, associazione internazionale che riunisce le sigle che rappresentano i costruttori di macchine agricole nel  mondo (Cema per l’Europa nel suo complesso e poi Brasile, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Iran, Italia, Regno Unito, Russia, Spagna, Turchia e Stati Uniti),   ha divulgato un nuovo rapporto sugli effetti dell'emergenza sanitaria nel comparto rappresentato nella seconda metà di maggio.

I costruttori segnalano timori circa flessione della domanda, difficoltà nei trasporti, interruzioni nella catena di approvvigionamento, problemi di salute e sicurezza, riduzioni del capitale circolante e un urgente bisogno di ridistribuzione e reindustrializzazione.

I vari enti rappresentati segnalano cambiamenti nelle attività commerciali complessive rispetto al precedente sondaggio di appena due settimane prima.   I  nuovi ordini continuano a diminuire, creando una riduzione dei livelli di occupazione a causa di questa riduzione della domanda.

Un cambiamento significativo è avvenuto nelle ultime due settimane con impianti di produzione precedentemente chiusi a causa della riapertura di Covid-19. La metà dei paesi membri dichiaranti dell'Agrievolution Alliance non sta segnalando la chiusura di alcuna struttura.

Quattro regioni segnalano che l'1-20% delle fabbriche rimane chiuso: 21/40% in India e 41/60% in Brasile.   

Tutti i paesi continuano a segnalare una riduzione complessiva degli ordini di merci intere con la Turchia che registra l'impatto più negativo con una riduzione degli ordini tra il 51-75% (un ulteriore peggioramento rispetto all’ultimo sondaggio).    

La Corea del Sud ha   ridotto ulteriormente le aspettative per gli ordini che ora registrano un  calo del 26-50%, mentre i risultati del sondaggio precedente suggerivano che gli ordini sarebbero scesi dell'1-25%.Brasile, Italia, Giappone e Stati Uniti stanno segnalando indicazioni leggermente più positive nei nuovi ordini rispetto all'ultimo periodo di riferimento.

La maggior parte dei produttori di attrezzature agricole continua a segnalare alcune interruzioni nella propria catena di approvvigionamento. Brasile e Cina continuano a riferire che molti fornitori non sono ancora in grado di evadere gli ordini. Il Regno Unito attualmente non segnala interruzioni nella catena di approvvigionamento.

Considerando le tendenze positive in alcune aree, si registra complessivamente un cauto ottimismo sulle prospettive future. Si riconosce però che il livello degli ordini scenderà al di sotto del livello previsto solo sei mesi fa, prima dell'inizio della pandemia.


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